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Gianni Agnelli e Ferrari, l’eleganza del mito
La mostra al
Museo Enzo Ferrari per i 100 anni di Agnelli
Testo di Massimo Campi - Immagini © Raul Zacchè
Gianni Agnelli e la Ferrari, un amore sin dalla gioventù dell’Avvocato
con una unione che si è concretizzata nello storico accordo del 1969,
quando Enzo Ferrari ha ceduto le quote dell’azienda e della squadra
corse alla Fiat.
“Gianni Agnelli e Ferrari. L’eleganza del mito” è un omaggio della Casa
di Maranello a un suo grande punto di riferimento, prima come
affezionato cliente, poi come interlocutore privilegiato e partner per
il centesimo anniversario dalla sua nascita.
La mostra, allestita nell'Officina del Museo Enzo Ferrari di Modena,
riunisce per la prima volta le fuoriserie realizzate da Ferrari e
personalizzate in stretta collaborazione con l’Avvocato Gianni Agnelli.
Una collezione unica, che testimonia una sintonia durata oltre
cinquant’anni fra due delle più carismatiche e autorevoli figure del
ventesimo secolo.
Grande appassionato ed estimatore sin da giovane del Cavallino Rampante,
l’Avvocato Agnelli ha sempre proposto con garbo e rispetto delle
versioni molto speciali e personalizzate di alcuni modelli usciti dalle
officine di Maranello. Enzo Ferrari d’altra parte sapeva che
l’influenza, il gusto estetico e la personalità di un cliente molto
vicino alla Fabbrica, abituato a lavorare su progetti esclusivi, ne
poteva determinare le scelte fortunate e lungimiranti. Da questo loro
stretto rapporto sono nate automobili dal fascino irripetibile, che
Gianni Agnelli guidava con rigoroso understatement.
È il caso della Ferrari 166 MM, che al Salone di Torino del 1948 tanto
colpì Agnelli per la sua eleganza essenziale da definirla con il termine
inedito “barchetta”, che da allora identifica nel settore dei motori
tutte le scoperte da corsa. Finemente personalizzata nei colori verde e
blu e negli interni, è la prima fuoriserie di Maranello per l’Avvocato.
Fu poi la Ferrari 212 Inter del 1952 a essere adattata alla personalità
di questo cliente speciale, con sofisticate nuance e dettagli che
faranno scuola: il bicolore blu 456 di “famiglia” accostato al bianco
magnolia del padiglione, oltre a due potenti fari pensati per il piacere
della velocità nelle ore notturne.
La mostra prosegue con lo stupendo coupé senza tempo 375 America,
realizzato da Ferrari nel 1955 grazie alla simbiosi creativa con
Battista “Pinin” Farina. L’Avvocato ne fu subito conquistato e rese
unico il suo modello facendo realizzare, fra le altre ricercate finiture
d’interni, un prezioso cronografo che volle posizionato al centro del
tunnel.
Il rapporto ormai consolidato fra Gianni Agnelli e Enzo Ferrari segnò un
nuovo capolavoro nel 1959 con Ia Ferrari 400 Superamerica. Questo pezzo
unico che ammiriamo al MEF, allestito da Pininfarina, conferì alle
granturismo Ferrari una nuova impostazione stilistica, voltando pagina
rispetto al passato.
Al Museo Enzo Ferrari è esposta poi la berlinetta 365 P Speciale del
1966, plasmata dal mondo delle competizioni che Pininfarina ha saputo
perfettamente interpretare in due “prototipi” a tre posti con guida
centrale. Quello commissionato da Gianni Agnelli si distingue per
l’elegante livrea color argento con una modanatura nera che corre lungo
la linea di cintura.
Un’altra icona dalla linea rivoluzionaria che non poteva mancare nella
collezione di Gianni Agnelli è la Ferrari F40, da lui ordinata nel 1989
in una versione speciale che si distingue per il tessuto nero dei sedili
e la frizione elettronica Valeo.
Nel 2000, sulla base stilistica della 360 Spider, Agnelli affidò a
Pininfarina il progetto di una barchetta ancora più estrema in un
esemplare unico. Con la livrea grigio argento accompagnata da eleganti
toni blu, venne donata a Luca di Montezemolo come regalo di nozze.
Finita l’epoca di Enzo Ferrari, sarà Gianni Agnelli ad ereditare il
carisma nelle competizioni del Drake. Decide di richiamare Luca di
Montezemolo a Maranello, rivoluziona tutto il reparto corse ed assume
“non certo per un tozzo di pane” il campione del mondo Michael
Schumacher che riporterà in alto la Ferrari nel mondo delle corse.
Conclude la mostra la monoposto di Formula 1 del 2003, la sintesi di un
percorso sportivo e tecnologico straordinario. La Scuderia la presentò
il 7 febbraio 2003 dedicandola a Gianni Agnelli, scomparso il 24
gennaio. Per tutta la comunità Ferrari fu il più sentito riconoscimento
a un indimenticabile cliente partner e a un raffinato, discreto,
determinante compagno di viaggio.
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